Quali possono essere i fattori che concorrono a manifestazioni di aggressività impulsiva? Essa spesso viene correlata ai disturbi di dipendenza da sostanze ed ai disturbi di personalità. Nella eziologia hanno rilevanza sia i fattori biologici, sia i fattori psicologici sia quelli socio-culturali. Posso qui di seguito indicare aspetti salienti che incidono nell’emergere dell’aggressività non mediata e non canalizzata in maniera costruttiva:
– modelli familiari aggressivi
– modelli mediatici aggressivi
– abuso fisico,sessuale, psicologico durante l’infanzia e l’adolescenza
– stili di attaccamento ambivalente
– disturbi dell’impulsività anche di ordine fisiologico
– disordini dissociativi
– difficoltà accentuate della sfera emotiva e relazionale
– traumi
– disfunzioni cerebrali organiche
– scorretta alimentazione
– stile di vita privo di ritmi, particolarmente stressante
Questi aspetti chiaramente non esauriscono la genesi dell’aggressività impulsiva.
Come procedere per la diagnosi e il sostegno o la psicoterapia in tali casi? Il comportamento aggressivo è influenzato da pulsioni biologiche e schemi di risposta a stimoli sia interni che esterni, allo scopo di conservare un equilibrio o omeostasi nell’organismo, più propriamente per la sopravvivenza biologica dell’individuo e della specie.
Il comportamento istintivo è un tipo di comportamento non appreso, non insegnato, naturale, codificato, allo scopo della preservare la vita dell’individuo.
L’intreccio dei centri emotivo e cognitivo o intellettivo porta a modulare, a modificare e spesso a danneggiare il compimento, la soddisfazione di tale comportamento istintivo.
Fame, sete, sesso, sonno, autoconservazione dell’integrità del corpo da agenti esterni potenzialmente dannosi sono tra i principali comportamenti istintivi.
Il centro istintivo guida la sopravvivenza e funge da imput del comportamento, che in parte rimane congenito, in parte viene modificato appunto dalle esperienze psico-affettive precoci.
Nei disturbi clinici e ancor più nei disturbi della personalità, risulta estremamente difficile scindere le componenti della condotta aggressiva, in quanto insorgono conflittualità tra pulsioni e motivazioni. Nei disturbi di tipo alimentare ad esempio si può rifiutare il cibo, in presenza del senso di fame in quanto predomina anche inconsciamente il rifiuto, la ribellione emotiva, l’idea ossessiva di perfezione ascetica, e via dicendo. Oppure nell’ambito dei disturbi della sfera sessuale il rifiuto del sesso a volte non implica assenza di desiderio ma rabbia verso il partner, proiezione di paure, ansia da prestazione, ecc..
Nei casi di dipendenza da sostanze troviamo la ricerca ossessiva di un oggetto che crea la soddisfazione immediata di una pulsione, anche se quella sostanza (droghe, alcol, nicotina, caffeina…) innesca assuefazione, astinenza in caso di mancanza, necessità di aumentare il dosaggio. Il corpo, la mente e le emozioni vengono coinvolte in una spirale di pulsionalità fasulla, artefatta. La persona fatica a distinguere di che cosa può aver bisogno veramente, poiché il proprio “viaggio” virtuale è divenuto reale.
Dunque l’aggressività impulsiva risulta da un intreccio complesso di fattori emotivi, affettivi, relazionali, cognitivi, sociali, organici ed ereditari.