Il DSM IV classifica i disturbi bipolari all’ interno dei disturbi dell’ umore, poiché la caratteristica predominante comune a tutti questi quadri è l’alterazione dell’umore. gli episodi d’alterazione dell’umore (episodio depressivo maggiore, episodio maniacale, episodio misto, episodio ipomaniacale) non possono essere considerati entità patologiche, ma rappresentano la base per la diagnosi dei diturbi dell’umore.
I disturbi bipolari implicano la presenza di episodi maniacali, misti o ipomaniacali solitamente accompagnati dalla presenza (o anamnesi) di episodi depressivi maggiori. Secondo il DSM-IV i disturbi bipolari sono costituiti da:
1) Disturbo bipolare I
I pazienti soddisfano i criteri per un episodio maniacale completo o misto, di solito sufficientemente grave da richiedere il ricovero in ospedale. Può manifestarsi con un episodio depressivo maggiore o con episodi ipomaniacali.
2) Disturbo bipolare II
Il paziente ha avuto almeno un episodio depressivo e almeno uno ipomaniacale, ma nessun episodio maniacale.
3) Disturbo bipolare a cicli rapidi
Alternanza di episodi maniacali e depressivi separati da intervalli di 48-72 ore. Ha un decorso tipicamente cronico.
4) Mania negli adolescenti
Segni di mania mascherata da abuso di sostanze, alcolismo e comportamento antisociale.
5) Disturbo ciclotimico
Forma meno grave di disturbo bipolare con periodi alternanti di ipomania e di depressione moderata. I sintomi devono essere presenti per almeno due anni. Ha la stessa frequenza nei due sessi. Di solito esordisce in modo insidioso e si manifesta nella tarda adolescenza o all’inizio dell’età adulta.
I criteri del DSM-IV per la diagnosi dell’episodio maniacale sono :
1) un periodo di umore persistentemente e anormalmente elevato, espansivo od irritabile della durata di almeno una settimana.
2) Durante il periodo dell’alterazione dell’umore, 3 o più dei seguenti sintomi sono stati persistenti e presenti ad un livello significativo:
a) Autostima aumentata o grandiosità.
b) Diminuito bisogno di sonno.
c) Maggiore loquacità del solito oppure spinta continua a parlare.
d) Fuga delle idee o esperienza soggettiva che i pensieri si succedano rapidamente.
e) Distraibilità.
f) Aumento dell’attività finalizzata oppure agitazione psicomotoria.
g) Eccessivo coinvolgimento in attività ludiche che hanno un alto potenziale di conseguenze dannose.
3)L’alterazione dell’umore è sufficientemente grave da causare una marcata compromissione del funzionamento lavorativo, o delle attività sociali abituali, o delle relazioni interpersonali, o da richiedere l’ospedalizzazione per prevenire danni a sé o agli altri, oppure sono presenti manifestazioni psicotiche.
4) I sintomi non sono dovuti agli effetti fisiologici diretti di una sostanza o di una condizione medica generale.
I criteri per l’episodio misto sono:
1) vengono soddisfatti i criteri sia per l’episodio maniacale, sia per quello depressivo quasi ogni giorno, per almeno una settimana.
2) L’alterazione dell’umore è sufficientemente grave da causare una marcata compromissione del funzionamento lavorativo, o delle attività sociali abituali, o delle relazioni interpersonali, o da richiedere l’ospedalizzazione per prevenire danni a sé o agli altri, oppure sono presenti manifestazioni psicotiche.
3) I sintomi non sono dovuti agli effetti fisiologici diretti di una sostanza o di una condizione medica generale.
Infine, i criteri per l’episodio ipomaniacale sono:
1) un periodo di umore persistentemente e anormalmente elevato, espansivo od irritabile che dura per almeno quattro giorni ininterrotti.
2) Durante il periodo dell’alterazione dell’umore, 3 o più dei seguenti sintomi sono stati persistenti e presenti ad un livello significativo:
a) Autostima aumentata o grandiosità.
b) Diminuito bisogno di sonno.
c) Maggiore loquacità del solito oppure spinta continua a parlare.
d) Fuga delle idee o esperienza soggettiva che i pensieri si succedano rapidamente.
e) Distraibilità.
f) Aumento dell’attività finalizzata oppure agitazione psicomotoria.
g) Eccessivo coinvolgimento in attività ludiche che hanno un alto potenziale di conseguenze dannose.
3) all’episodio si associa una modificazione netta del comportamento della persona
4) le modificazioni dell’umore e del comportamento sono osservabili dagli altri
4)L’alterazione dell’umore è sufficientemente grave da causare una marcata compromissione del funzionamento lavorativo, o delle attività sociali abituali, o delle relazioni interpersonali, o da richiedere l’ospedalizzazione per prevenire danni a sé o agli altri, oppure sono presenti manifestazioni psicotiche.
5) I sintomi non sono dovuti agli effetti fisiologici diretti di una sostanza o di una condizione medica generale.
6)Non possono esser presenti deliri e allucinazioni
7) La valutazione di questo criterio richiede l’intervista di altri informatori come i familiari..