Nella classificazione del DSM-IV i Disturbi Correlati a Sostanze comprendono disturbi secondari all’assunzione di una sostanza di abuso (incluso l’alcool), agli effetti collaterali di un farmaco e all’esposizione a tossine. Il termine sostanza può riferirsi a una sostanza di abuso, a un farmaco, o a una tossina. Le sostanze considerate sono raggruppate in 11 classi:
-alcool;
-amfetamine o simpaticomimetici ad azione simile;
-caffeina;
-cannabis;
-allucinogeni;
-inalanti;
-nicotina;
-oppiacei;
-fenciclidina (PCP) o arilcicloexilaminici ad azione simile
-sedativi,
-ipnotici o ansiolitici.
Queste 11 classi condividono manifestazioni simili: l’alcool condivide manifestazioni con i sedativi, ipnotici e ansiolitici; la cocaina condivide manifestazioni con le amfetamine o simpaticomimetici ad azione simile. Sono pure inclusi in questa sezione i Disturbi Correlati a Sostanze Diverse o Sconosciute (che includono la maggior parte dei disturbi correlati a farmaci o tossine) e la Dipendenza da Più Sostanze.
I farmaci che possono causare Disturbi Correlati a Sostanze includono (ma non sono limitati a): anestetici e analgesici, anticolinergici, anticonvulsivanti, antistaminici, antiipertensivi e farmaci vascolari, antimicrobici, antiparkinsoniani, agenti chemioterapici, corticosteroidi, farmaci gastrointestinali, miorilassanti, farmaci antiinfiammatori non steroidei, altri farmaci da banco, antidepressivi e disulfiram. I sintomi sono spesso correlati al dosaggio del farmaco e di solito scompaiono quando il dosaggio venga abbassato o il farmaco sia sospeso. Tuttavia, vi può essere a volte una reazione idiosincrasica ad una singola dose.
Le sostanze tossiche che possono causare Disturbi Correlati a Sostanze includono (ma non sono limitati a): metalli pesanti (per es., piombo o alluminio), veleni per topi, pesticidi, gas nervini, glicoletilene (antigelo), ossido di carbonio e anidride carbonica. Le sostanze volatili (per es., benzina, vernice) sono classificate come “inalanti” se usate a scopo di intossicazione; esse sono considerate “tossiche” se l’esposizione è accidentale o è parte di un avvelenamento volontario. I più comuni sintomi associati all’uso di sostanze tossiche sono le disturbi cognitivi e alterazioni dell’umore, associati ad ansia, allucinazioni, deliri o crisi epilettiche. I sintomi di solito scompaiono quando il soggetto non è più esposto alla sostanza, ma la risoluzione dei sintomi può richiedere settimane o mesi, e può rendere necessario un trattamento.
I Disturbi Correlati a Sostanze si dividono in due gruppi: i Disturbi da Uso di Sostanze (Dipendenza da Sostanze e Abuso di Sostanze) e i Disturbi Indotti da Sostanze (Intossicazione da Sostanze, Astinenza da Sostanze, Delirium Indotto da Sostanze, Demenza Persistente Indotta da Sostanze, Disturbo Amnestico Persistente Indotto da Sostanze, Disturbo Psicotico Indotto da Sostanze, Disturbo dell’Umore Indotto da Sostanze, Disturbo d’Ansia Indotto da Sostanze, Disfunzione Sessuale Indotta da Sostanze e Disturbo del Sonno Indotto da Sostanze).
Nel definire il concetto di Dipendenza il DSM-IV sostiene che essa si manifesta quando “vi è una modalità di autosomministrazione reiterata, che usualmente risulta in tolleranza, astinenza e comportamento compulsivo di assunzione della sostanza di abuso”.
Anche in questa nuova edizione vengono individuati i criteri per la diagnosi di Dipendenza da Sostanze e si afferma che essa si manifesta in presenza di una modalità patologica d’uso della sostanza che conduce a menomazione o a disagio clinicamente significativi, come manifestato da tre o più delle condizioni seguenti, che ricorrono in un qualunque momento dello stesso periodo di 12 mesi:
1. tolleranza;
2. astinenza;
3. la sostanza è assunta in quantità maggiori o per periodi più prolungati rispetto a quanto previsto dal soggetto;
4. desiderio persistente o tentativi infruttuosi di ridurre o controllare l’uso della sostanza;
5. tempo speso in attività necessarie a procurarsi la sostanza ad assumerla o a riprendersi dai suoi effetti;
6. interruzione delle consuete attività sociali, professionali o ricreative;
7. uso della sostanza nonostante la consapevolezza di avere un problema di natura fisica o psicologica causato dalla sostanza.
Un elemento nuovo è introdotto dalla necessità di specificare se tale dipendenza sia anche fisica (ovvero sia accompagnata da prove evidenti di tolleranza ed astinenza) oppure trattasi di dipendenza non fisica. Ad esempio certi soggetti (quelli con dipendenza da cannabis) mostrano una modalità d’uso compulsiva senza alcun segno di tolleranza od astinenza.
In merito alla categoria dell’Abuso di Sostanze il DSM-IV afferma che essa è una modalità patologica d’uso che ricorre in presenza di almeno una o più delle condizioni seguenti, ricorrenti entro un periodo di 12 mesi:
1. uso ricorrente della sostanza risultante in una incapacità di adempiere ai principali compiti connessi con il ruolo sul lavoro, a scuola o a casa;
2. ricorrente uso della sostanza in situazioni fisicamente rischiose;
3. ricorrenti problemi legali correlati alle sostanze;
4. uso continuativo della sostanza nonostante persistenti o ricorrenti problemi sociali o interpersonali causati dagli effetti della sostanza.