Lowen si chiede: quando il bambino inizia a provare dolore e dissociazione dal corpo e smette di provare il piacere connaturato alla sua essenza pura?
La famiglia sottoposta ai condizionamenti della società del potere, della cultura del peccato e della scissione corpo e spirito di stampo, educa spesso involontariamente i figli in base al potere. I genitori controllano tendenzialmente i figli, attraverso la punizione, la negazione dell’espressione naturale dei desideri, e della possibilità di dissentire. Il piacere e l’impulso creativo sono solitamente repressi o messi in secondo piano rispetto ai doveri e alle aspettative genitoriali. Il bambino privato del piacere inizierà a lottare per ottenerlo entrando in conflitto con i genitori. L’immagine del successo è spesso il soddisfacimento illusorio della privazione del seno, della frustrazione dei primi bisogni orali, della mancanza di sicurezza e fiducia di base.
Le persone che possono gestire davvero il potere possono essere soltanto quelle che sono riuscite a godere della vita, del piacere del contatto col corpo e cogli altri. Il piacere è legato alla esperienza corporea, il sé corporeo è la base di appoggio dell’Io. Una eccessiva identificazione con l’Io, con l’involucro, con la corazza caratteriale, conduce alla distruzione dell’espressione, alla ricerca insaziabile di un bisogno di riconoscimento mancato o svilito nell’infanzia.
L’eroe, il vincitore, il milionario, sono immagini a cui l’Io tende, per sentirsi riconosciuto, e accettato dal gruppo. Per l’essere umano è essenziale sia esprimere il sé, sia essere parte della comunità. Tuttavia spesso l’essere parte della società è a scapito dell’espressione del sé, in particolare del sé corporeo. L’individuo per soddisfare standard e ideali sociali sempre più elevati, si vede solo da fuori cogli occhi degli altri, perdendo il contatto da dentro col corpo. L’individuo diviene narcisista e il fallimento di una impresa porta debolezza, insicurezza, fino al crollo.
Come insegna la tradizione zen, soltanto quando l’Io vuole ciò che necessita al corpo, il corpo risponde con prontezza e vitalità all’Io. La soddisfazione reale è una fusione di eccitazione interiore, coordinazione cosciente , equilibrio delle forze nel movimento e il risultato. Chi pratica sport, arti marziali o lo yoga conosce questa magica combinazione e ciò che si percepisce da dentro e da fuori è fluidità, ritmo, naturalezza, piacere e creatività.
La terapia bioenergetica di Lowen porta il paziente a ritrovare il piacere di vivere, di sentirsi pienamente vivo nel suo corpo e nella sua mente. Come sosteneva Reich, maestro e terapeuta di Lowen, il conflitto emotivo si struttura in maniera concreta e visibile nel corpo, nelle tensioni muscolari, nella respirazione. Per allentare le tensioni è necessario percepirle come una limitazione intollerabile alla espressione del sé.
La vita è respiro profondo, movimento libero e percezione piena delle sensazioni.
Il respiro trattenuto, carente, lento, provoca difficoltà di concentrazione, calo di efficacia, incompleta soddisfazione sessuale. Trattenere il respiro quando si avvicina l’apice dell’eccitazione sessuale infatti elimina la sensazione. Anziché espirare con conseguente basculamento del bacino, si inspira con contrazione del diaframma che impedisce il fluire dell’esplosione dell’energia sessuale.