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Alimentazione come fattore fondamentale della salute psico-fisica

Questo articolo risulta un invito a riflettere seriamente sullo stile di vita nutrizionale per poter accedere a una condizione psicologica ed emotiva di livello superiore e a una situazione di maggiore benessere globale.

Quotidianamente incontro pazienti, amici che raramente mettono in correlazione la loro condizione bio-psico-emotivo-sociale con il cibo che introducono nel loro organismo. Al massimo possono valutare lo stile alimentare come aiuto per avere una buona salute fisica, ma non lo considerano una colonna portante dell’essere umano.

Come psicologa mi sto rendendo conto sempre più (attraverso una mia personale sperimentazione e tramite studi di altri ricercatori) che non posso ignorare lo stile nutrizionale delle persone che mi chiedono un aiuto.

Essenzialmente il cibo è veleno o terapia per il corpo e per la mente.

La malattia è determinata in larga misura da ostruzioni dell’organismo a opera dell’introduzione di cibi spazzatura che bloccano, intasano letteralmente l’intestino.

La salute dunque, il benessere, è legato in gran parte all’introduzione consapevole di cibi che puliscono l’intestino, cibi che portano a depurare davvero il corpo e a nutrirlo veramente.

L’energia vitale dunque è inversamente proporzionale al grado di ostruzione non solo dell’intestino, ma di tutto l’organismo: quanto più siamo intasati di scorie, tanto meno saremo vitali e carichi di energia.

Lo stomaco, l’intestino e il fegato si fanno carico di accogliere, trasformare, assimilare e smaltire cibi solidi e liquidi che per la maggioranza sono devastanti per il corpo, poiché sono mucosi, collosi e si attaccano alle pareti intestinali formando vere e proprie incrostazioni. Le tossine attraverso le pareti dell’intestino passano al sangue ed entrano in circolo in tutto il corpo.

Tutte le malattie decodificate in medicina e in psichiatria hanno un comun denominatore: l’ostruzione, il blocco, per cui l’energia non scorre, il flusso sanguigno, linfatico, neuronale, ormonale sono intasati. La gravità dell’ostruzione determina il grado della malattia.

La putrefazione intestinale, intossicando il sangue e rendendolo impuro, contribuisce molto a intossicare anche il sistema nervoso, il cervello, il sistema limbico e l’amigdala (deputati alla gestione delle emozioni..), l’asse ipotalamo-ipofisi-surrene legato al funzionamento ormonale e alla risposta allo stress.

Inoltre anche il sistema nervoso autonomo risente dell’alimentazione attraverso il grado di impurità del sangue che va a irrorare i centri presenti nel corpo. Il sistema nervoso autonomo consente la conservazione della vita, ed è costituito da due sistemi antagonisti che si alternano secondo una curva energetica:

un sottosistema permette al corpo di fornire una risposta automatica a pericoli, tramite l’attivazione attacco-fuga del sistema nervoso simpatico (accelerazione cardiaca, irrorazione sanguigna dei muscoli e loro tensione per prepararsi all’azione, blocco della digestione, aumento del ritmo respiratorio, liberazione di ormoni dello stress come adrenalina, noradrenanalina, corticosteroidi, attivazione sessuale..)

un altro sottosistema consente un rilassamento tramite l’attivazione del sistema nervoso parasimpatico.

Il sistema simpatico funziona in presenza di emozioni attive quali la rabbia, la frustrazione, la protesta, la collera o la gioia attiva, mentre il sistema nervoso parasimpatico subentra con emozioni di tristezza, paura, dolore, delusione, senso di perdita o gioia di tenerezza. L’alimentazione quindi influenza il sistema nervoso autonomo e il centro emozionale.

A questo punto ci chiediamo: quali cibi sono terapeutici e quali velenosi per l’essere umano?

Le correnti di igienismo, ehretismo, veganismo, fruttarismo, crudismo, nonché recenti studi scientifici fatti da ricercatori come Campbell i cui risultati sono riportati nel testo “The China Study”, convogliano tutti su alcuni punti:

– la malattia non esiste, esistono persone malate, cioè ostruite da tossine velenose

– per iniziare a stare meglio è necessario gradualmente modificare lo stile alimentare per poterci depurare da anni di intossicazione

– l’intestino è il primo organo che va depurato tramite cibi sani, clisteri, bagni derivativi, bagni di sole

– i cibi sani sono solo quelli naturali, prodotti dalla terra:

frutta, verdura a foglia verde, cereali e legumi in forma di germoglio

– gli alimenti sani dovrebbero tendere al crudismo per conservare intatte tutte le proprietà nutritive

– la natura tende a salvaguardare la vita in ogni sua forma, per cui la malattia in verità è una difesa per conservare la vitalità stessa, anche nell’essere umano

Pongo dunque una domanda a tutti:

la salute di ciascuno di noi quanto è determinata dalla alimentazione? Quanto dall’attività fisica? quanto dall’ereditarietà genetica? quanto dai condizionamenti familiari, culturali, sociali, religiosi? quanto dalle relazioni?quanto dalla crescita interiore?

Credo che entrare più in profondità in queste riflessioni, porre in discussione i vecchi schemi e paradigmi e integrare sempre più le discipline e i saperi umani sia la sfida di questo millennio.