“Quando mi sento frustrata, arrabbiata, annoiata o angosciata scatta una molla e, come se fossi trascinata da una forza più grande di me, vado ad aprire il frigorifero, soprattutto in piena notte…nessuno mi sente e sono sola…mi vergogno a mostrarmi mentre mi abbuffo su schifezze, la torta di cioccolato, il mascarpone rimasto e poi continuo con impeto, con veemenza senza riuscire a fermarmi, senza provare davvero piacere nel cibo…Neppure sento il sapore, o il profumo, è solo introdurre tanto e riempire, fino a scoppiare…fatico a sentire e riconoscere quando ho fame o quando sono sazia!! Non vomito, tengo tutto per me! Non mi piace il mio corpo, lo vedo enorme solo in foto quando sono accanto ad altri! Mi faccio schifo!!Mi sento di passare inosservata, di essere trasparente, mi mancano le attenzioni e le coccole! Sono davvero stanca di restare in questo meccanismo che mi distrugge e mi toglie energie e voglia di vivere! Voglio sentirmi più leggera, voglio accettarmi, voglio riprendere in mano la mia vita ed essere appagata e felice!!!”
Questa è una testimonianza di una ragazza che vive un disagio rispetto alla propria immagine interna e fisica! Ada (nome di fantasia) come tante altre donne, e anche uomini, arrivano a un punto in cui davvero sentono un profondo desiderio di rinnovamento, di volere amarsi di più, perchè sentono intollerabile sentirsi bloccati in un meccanismo compulsivo di alimentarsi. Alcuni restano nella compulsione e dipendenza dal cibo senza compensazioni come vomito, uso di lassativi o strenua attività fisica tipici del disagio bulimico.
In queste situazioni, sono inutili le diete obbligate dai familiari o imposte da se stessi, poiché le diete richiamano l’idea di cibi salutisti, tristi, vissuti come poveri, di scarso gusto e per nulla gratificanti! Se ci abbuffiamo è perchè ricerchiamo in fondo una gratificazione emozionale mancata nell’infanzia e dunque il cibo come veicolo di nutrimento fisico, affettivo ed energetico bisogna che sia buono, gradevole, appetibile al palato.
Da qui nasce l’importanza di un accompagnamento alla ricerca di un nuovo e più piacevole equilibrio, a più livelli.
Come psicologa posso accompagnare le persone e sostenere con accoglienza il loro disagio psico emotivo, osservando e comprendendo i punti di origine del disagio alimentare per poi gradualmente accettare le parti interne svalorizzate, sminuite, rifiutate. Posso aiutare queste persone a ritrovare il rispetto amorevole verso se stesse e quindi anche poco alla volta del proprio corpo, che è sacro.
Ogni persona è unica per cui necessita di un percorso speciale, su misura e non un protocollo rigido e standardizzato.
E’ sicuramente fondamentale mostrare come integrare la possibilità di darsi il piacere e la gratificazione buona nella giornata e la possibilità di piccoli sforzi per iniziare a uscire dai meccanismi compulsivi di alimentarsi e di pigrizia e inerzia fisica! Solitamente infatti queste meravigliose e sensibili persone hanno dimenticato totalmente il loro corpo e di renderlo strumento di vitalità, gioia, di muoverlo, anche solo facendo passeggiate.
Da qui nasce l’esigenza di integrare il percorso psicologico con un percorso di armonizzazione corporea e mentale grazie alla raffinata, antichissima ed efficace disciplina dello yoga.
Per chi vive un profondo disagio con se stesso e il proprio corpo, lo yoga, condotto da una istruttrice preparata, esperta e sensibile all’ascolto, diviene uno strumento per provare a sentire il corpo, sciogliere le tensioni muscolari, tendinee, per sentire il piacere del respiro che fluisce in tutto il corpo e che lo rigenera, lo alleggerisce sia in posizioni a riposo sia in posture che necessitano il coinvolgimento attivo del corpo in piedi o in equilibrio. E’ possibile in base alle necessità sia praticare individualmente, sia in gruppo.
E quando è necessario educare ad amarsi e a nutrirsi in alcuni momenti possiamo integrare anche l’aiuto di un professionista esperto e accogliente nella scienza dell’alimentazione. Ritrovare una nuova e più armonica forma fisica è possibile, grazie alla amorevolezza, alla gradualità e all’approccio integrato appunto, con contenimento e disciplina senza obblighi, nè rigidità o imposizioni.
E infine imparare ad amarsi è anche ricevere una coccola attraverso un trattamento shiatsu, un massaggio di riflessologia plantare,un massaggio olistico, fatti da altri professionisti altrettanto attenti e sensibili alle esigenze di ognuno.
Balance dunque rappresenta un nuovo e integrato approccio per potere trovare passo dopo passo, giorno dopo giorno un equilibrio e un rinnovato e gioioso slancio vitale.