Le impotenze sessuali

Picologia olistica
6 Ottobre 2011
Laboratorio “L’albero della vita” domenica 23 ottobre 2011
11 Ottobre 2011

Tipologia delle disfunzioni sessuali e possibili cause

Vorrei fare un po’ di chiarezza sulle sintomatologie sessuali in relazione alle fasi che compongono l’attività sessuale. Infatti la prima componente di base dell’attività del centro sessuale è il desiderio sessuale (interesse sessuale o appetito sessuale). La sintomatologia corrispettiva è il calo del desiderio o l’assenza dell’appetito sessuale, come se ci fosse un congelamento del centro sessuale, un mancato sviluppo, un blocco della crescita e della presa di coscienza di esso. In coppia comporta la scarsa ricerca del rapporto sessuale, fino al rifiuto e all’opposizione, o la considerazione che il rapporto sia un dovere da assolvere, per accontentare il partner, privo tuttavia di piacere e coinvolgiamento bio-pico-affettivo.

Difficoltà relative alla fase successiva, ovvero quella dell’eccitamento sessuale, dell’attivazione vera e propria, possono manifestarsi come disfunzione erettile nell’uomo, come scarsa lubrificazione vaginale e freno generale dell’eccitamento nella donna.

La compromissione dell’apice dell’espressione del centro sessuale nella fase dell’orgasmo, comporta invece per l’uomo l’eiaculazione precoce o ritardata (fino all’assenza dell’orgasmo) e per la donna una disfunzione orgasmica fino a una anorgasmia.

A livello psicoemotivo quali fattori possono concorrere a far emergene disturbi di impotenza sessuale?

Innanzittutto fattori antichi, cause primarie, tendono a predisporre la persona all’impotenza sessuale, alla sensazione di non potere essere veramente uomo o donna.

Infatti l’educazione rigida, autoritaria, repressiva, moralista, piena di divieti, di regole eccessive, l’imposizione di una condizione religiosa estrema, piena di tabù portano a predisporre maggiormente a valutazioni cognitive errate o distorte relative alla libera espressione del centro sessuale.

Oppure una educazione troppo permissiva non consente di avere punti di riferimento che consentano scelte esistenziali più consapevoli.

Non dimentichiamo inoltre che una educazione invece iperprotettiva e soffocante-invadente può impedire l’individualizzazione del soggetto e bloccarne o rallentarne il processo di crescita e autonomia anche sul piano della sessualità.

Infine una educazione fredda e distaccata può portare all’eterna ricerca di partner protettivi, dolci come sostituti genitoriali in grado idealmente di compensare quella mancanza di affetto non ricevuta durante l’infanzia.

Inoltre spesso c’è una disinformazione marcata sul funzionamento dei centri sessuali, o ancora di più informazioni parziali ed errate.

Se la famiglia di origine è caratterizzata da relazioni problematiche il soggetto è più predisposto all’insorgenza di una impotenza sessuale.

L’essere figlio unico o primogenito rende solitamente più complessa la crescita del centro sessuale poiché il soggetto tende ad acquisire modelli severi e ad avere un ideale di sé piuttosto rigido, poiché è maggiormente responsabilizzato se si tratta di un primogenito, oppure nel caso del figlio unico si fa carico delle enormi aspettative genitoriali.

L’esperienza di una violenza sessuale predispone enormemente a blocchi evolutivi del centro sessuale, in quanto il corpo conserva una memoria del trauma e si predispone ogni volta che si avvicina la possibilità di un contatto fisico e/o sessuale a un irrigidimento, a un rifiuto, a sensazioni e percezioni sgradevoli senza che il centro mentale ne sia direttamente coinvolto. Il trauma infatti resta incistato nel corpo, il quale non riesce a effettuare una scarica di tensione come è accaduto appunto nel momento in cui il soggetto ha subito una violazione senza potersi difendere, in una condizione di passività e impotenza che il soggetto rivive ma disconnette solitamente dall’episodio traumatico.

Anche l’assunzione di un ruolo lavorativo troppo responsabilizzante, che viene visto come strumento di affermazione personale, di rafforzamento dell’autostima attraverso una spietata competizione predispone a impotenza sessuale, così come la frustrazione nel rivestire invece un ruolo professionale inadeguato alle proprie capacità o aspettative può nel tempo logorare il soggetto anche nella sfera sessuale. Chi vive un senso di alienazione sociale o di assenza di identità lavorativa come lo studente universitario, il pensionato, la casalinga, il disoccupato porta con sé una profonda insoddisfazione e talvolta incapacità a provare il piacere sessuale.

Esistono poi fattori precipitanti che portano il sintomo a manifestarsi in modo visibile. Di seguito indicherò alcuni di questi per portare anche il lettore a riflettere sulla multifatttorialità e complessità di una indicazione sintomatologica di impotenza sessuale.

Gli eventi e situazioni stressanti che possono portare a varie forme di impotenza sessuale sono:

condizioni cliniche di ansia, depressione, scompensi in soggetti che già presentano disturbi di personalità, la menopausa, un evento sessuale traumatico, un tradimento, difficoltà nella relazione di coppia, idealizzazione del partner, malattie organiche, impotenza sessuale del compagno, nascita di un figlio, una occcasionale difficoltà del centro sessuale, cambiamenti di vita importanti che richiedono tempo per essere metabolizzati, separazioni, lutti, ecc…

Ora possiamo invece fare una panoramica su quelli che sono i fattori di mantenimento di una impotenza sessuale, cioè quei fattori che impediscono di comprendere l’origine della sintomatologia e che portano a ripresentare sempre la stessa modalità disfunzionale del centro sessuale.

Ecco quindi alcuni di questi fattori di conservazione dell’impotenza sessuale:

patologia psichiatriche di tipo schizofrenico o gravi disturbi di personalità, pensiero distorto di anticipazione di fallimento, ansia da prestazione, senso di colpa, poca o assente attrazione sessuale tra i partner o problemi di comunicazione, ostilità di lunga durata e non risolta tra i partner, timore dell’intimità, scarsa centratura interna, disarmonia tra centro fisico, sessuale, mentale ed emotivo, mancanza di informazione sulla sessualità, condizionamenti distorti ed errati sul centro sessuale, malattia organica cronica del partner.

L’impotenza sessuale nelle sue varie forme comunque è sempre e comunque legata a una scarsa armonizzazione dei vari centri e a condizionamenti mentali familiari, educativi, sociali massicci e invalidanti. Questo spiega anche il fatto per cui le disfunzioni sessuali siano così diffuse e richiedano tempo per essere riconosciute dal soggetto, dal partner, ammesse e anche confidate a un esperto senza troppe vergogne, pudori o imbarazzi. La sessualità è ancora fortemente un tabù e al tempo stesso una risorsa energetica ancora poco esplorata e compresa.