Con l’arrivo della stagione autunnale l’uomo, anche se disconnesso dalle leggi della natura, è richiamato a percepire un nuovo ciclo in maniera piuttosto intensa.
Nella mia pratica professionale e nell’approfondire alcuni aspetti della medicina tradizionale cinese, ho osservato infatti come l’autunno sia un momento delicato a cui dare attenzione in base anche alle proprie caratteristiche bio-psico-emozionali e anche relazionali.
In autunno ci sono dei rilevanti cambiamenti oltre che di temperatura, anche di ore di luce. Infatti la modificazione dell’ora legale, aggiunta alla graduale riduzione delle ore di esposizione alla luce, la diminuzione a volte brusca della temperatura e nel nord Italia l’escursione termica accentuata, con alti tassi di umidità, il sopraggiungere della nebbia, sono fattori che predispongono a modificar il bioritmo e anche la produzione di melatonina e neurotrasmettitori come la serotonina.
Di conseguenza spesso, soprattutto su un quarto della popolazione femminile, compaiono insonnia, cali di umore fino a scivolamenti in vere e proprie sintomatologie depressive e/o ansiose.
Chi infatti presenta una instabilità emotiva di base, una certa fragilità emozionale, è maggiormente predisposto ad avvertire i cambiamenti stagionali e in particolare, l’autunno.
E’ richiesto un adattamento rapido ed efficace, che è reso più difficile da stili di vita irregolari o troppo rigidi.
Anche sul piano della digestione e trasformazione dei nutrienti, il corpo umano,in autunno, tende a ricercare maggiormente i cereali poiché essi rispondono a una richiesta energetica superiore per affrontare il freddo, per procurarsi scorte per il periodo ancora più rigido dell’inverno.
Un aumento rapido ed eccessivo di carboidrati, soprattutto quelli più complessi e mucosi, come pane, pasta di grano raffinato e patate portano ad appesantire la digestione, ad accumulare residui tossici nell’intestino, aumentando la stipsi, e creando intossicazione all’organismo, che invece dovrebbe depurarsi per disporre di maggiori energie.
Infatti è vero che il corpo richiede più calore e tendenzialmente ricerca più cereali e meno frutta e verdura rispetto all’estate, tuttavia ciò non va confuso con una ricerca ossessiva e poco sensata di certi cibi. Si può infatti aumentare il consumo di legumi e cereali, purchè siano integrali (in particolare farro, kamut, segale, grano saraceno, cous cous..) in quanto le fibre che rivestono i chicchi sono indispensabili per avere le fibre che consentono l’espulsione più corretta delle tossine dal nostro corpo. Questa alimentazione va a rafforzare la milza e il pancreas che sono gli organi più correlati ai cambiamenti. Inoltre possiamo evitare il più possibile cibi lievitati che appesantiscono la digestione. Carne e suoi derivati ( latte, formaggi, uova, pesce)vanno limitati enormemente perchè sono cibi mucosi che ostruiscono l’organismo e possono concorrere a patologie fisiche (come tumori, diabeti, infarti, ictus, ecc..)e a patologie psicologiche. Inoltre è importante aumentare il consumo dell’acqua col diminuire naturale dell’introduzione di frutta e verdura.
Inoltre tendenzialmente per aiutarci possiamo cuocere a vapore molte verdure aumentando la qualità Yang dei cibi, ovvero quella maschile, più energica, solare, che trasforma in modo attivo, in un momento stagionale più Yin, femminile, freddo, statico.
Insomma l’idea che nulla sia statico e tutto sia in continuo divenire ci porta ad avere maggiore consapevolezza della natura, delle stagioni, dei ritmi del nostro corpo in sintonia con la natura stessa.
Nella medicina cinese i cambiamenti stagionali e climatici sono reputati come gli unici veri fattori in grado di slatentizzare sintomatologie, allorquando gli agenti patogeni possono invadere il corpo che presenta una energia difensiva indebolita.
Per sostenere e favorire il nostro adattamento ai cambiamenti è molto importante prendere coscienza della trasformazione ciclica, accettarla, limitando la lamentala e cercando di modificare certe abitudini e meccanicità. Oltre a uno stile alimentare più naturale, alcune erbe come il Fang Feng aiutano a sbloccare il corpo favorendo l’ingresso nell’autunno. L’orzo aiuta a depurare il corpo per sostenere meglio il passaggio avendo a disposizione più energie.
E’ molto importante anche in autunno esporsi alla luce del sole quando ce ne sia la possibilità, ricavando momenti e spazi per se stessi in cui nutrirsi dell’energia solare, facendo camminate rilassate e consapevoli in un parco o comunque a contatto con la natura. Questa pratica aiuta enormemente nei casi di sintomatologia ansiosa o depressa e non solo (es.calo della libido sessuale). Si può lavorare anche sulla termoregolazione del corpo attraverso l’alternanza di acqua calda e fredda mentre ci si lava, per agevolare l’adattamento agli sbalzi di temperatura. Infine un’altra pratica benefica per una profonda depurazione è quella dei bagni derivativi (sfregamento, per alcuni minuti al giorno, sugli inguini di un panno di cotone liscio imbevuto di acqua fredda).
La mente dunque ha bisogno di essere indirizzata a prendersi cura del corpo, la mente deve cercare di essere presente ai cambiamenti, in ascolto attivo delle richieste che il corpo ha durante l’autunno. Non dimentichiamo inoltre che la pratica di yoga, arti marziali (e di alcune attività e discipline che richiedano presenza mentale) favoriscono l’adattamento consapevole di corpo, mente ed emozioni al cambiamento.
L’autunno richiede impegno e sforzo su tutti i piani, per non chiuderci in casa, per non eccedere nell’alimentazione, per non isolarci, per non restare fermi e scivolare in emozioni negative. Sicuramente è un periodo di maggiore riflessione e introspezione, per una ricerca di essenzialità, ordine e disciplina.