METODO BALANCE: SOSTEGNO PROFESSIONALE DI UNO PSICOLOGO PER I DISTURBI ALIMENTARI
Ci accorgiamo di non riuscire a gestire il rapporto con il cibo e che ciò provoca un forte disagio, sofferenza sia rispetto alla percezione e rispetto dei reali bisogni del nostro corpo, sia rispetto alla gestione di pensieri, emozioni? Vogliamo smettere di giustificarci rispetto alle abbuffate o al fatto di trovare una soluzione gratificante ma al tempo stesso molto dannosa e compulsiva nel cibo? Desideriamo profondamente risollevarci, trovare più armonia interna e anche una maggiore armonia con il nostro corpo? Siamo pronti a iniziare un percorso verso il benessere accompagnati da uno psicologo esperto nei disturbi alimentari. Nello specifico, possiamo contattare sul territorio di Bologna una Psicologa in grado di guidarti verso il benessere e un nuovo e più gratificante rapporto con il tuo corpo grazie al Metodo Balance, che integra Psicologia, Yoga e molto altro, approfondito nell’articolo.
Osserva le manifestazioni del tuo disagio
Come vivi questo disagio? Cosa senti? Metà delle persone in sovrappeso manifestano anche le abbuffate compulsive senza compensazione (tramite lassativi, vomito, attività fisica come accade invece spesso nel disagio anoressico e bulimico). In questo caso le persone obese con abbuffate compulsive (Binge Eating Desorder) manifestano altre sintomatologie spesso come ansia, attacchi di panico, depressione, dipendenza affettiva, ecc… Il motivo principale che induce a rivolgersi a uno psicologo per i disturbi alimentari è infatti correlato più spesso ai disturbi di ansia e depressione che paiono più invalidanti ai fini del lavoro, delle attività quotidiane. Queste persone hanno bisogno di essere viste, considerate, accolte e, pur se enormi, si sentono spesso invisibili agli altri.
Origini Psicoemozionali del tuo disturbo alimentare
Cosa ha portato a quell’espressione in eccesso del corpo? Da bambini solitamente non hanno potuto sviluppare una loro identità nell’ambito di famiglie invischiate. Il bambino è come una estensione della mamma che soddisfa tramite il figlio i propri bisogni. Tutte le parti mentali ed emozionali negative sono proiettate sia dalla madre che dal padre sul figlio, il quale diviene la “pattumiera” di casa per cui accumula il disagio dell’intera famiglia, facendosene carico e sentendosi colpevole, inadeguato, indegno di amore. Le abbuffate di enormi quantità di cibo in brevissimo tempo, fino a scoppiare iniziano anche in preadolescenza, quasi sempre in solitudine per vergogna! I ragazzi faticano a rivolgersi a uno psicologo esperto nei disturbi alimentari per paura di sentire il giudizio e l’opposizione di un altro adulto poco comprensivo. In tali casi il genitore dovrebbe divenire un alleato, un ponte. Divengono utili quindi inizialmente consulenze di tipo familiare e poi individuali. Abbuffarsi è l’unico sistema per provare un attimo di sollievo, di piacere, pienezza perché certe emozioni come l’odio, la rabbia, la tristezza, il dolore sono troppo forti da riconoscere e tollerare. L’abbuffata anestetizza le emozioni, travolgendo il corpo. Queste persone hanno la sensazione di perdere il controllo e di entrare nella compulsione su cui nulla possono fare.
Balance: approccio integrato dello Psicologo esperto nei disturbi alimentari
Come essere aiutato a divenire più padrone del tuo corpo e delle tue emozioni? Il mio supporto psicologico dunque è mirato e specifico per ogni singola persona che presenta questo tipo di disagio. Ascoltare con apertura le storie di queste persone è affascinante e arricchente! Trovare le cause e i traumi psico affettivi, accoglierli è una prima fase, unitamente alla comprensione delle risorse della persona. È utile spesso fare scrivere alle persone due distinte liste di traumi e risorse da cui prendere spunto. È importante comprendere quale immagine di sé hanno, anche a livello fisico e cosa desiderano profondamente nella vita, cercando un focus importante che abbia ardore e che va ribadito nei momenti più difficili in cui ci sente più deboli. Lo psicologo esperto nei disturbi alimentari rafforza e ricorda la motivazione più profonda del paziente verso il benessere e il cambiamento psico-fisico e anche spirituale spesso. Trasmettere fiducia in sé e nella propria autonomia, esponendo le persone a piccoli esercizi anche quotidiani per riattivare le proprie risorse e qualità, perché spesso incontro persone sensibili e intelligenti con grandi potenziali dei quali si vergognano o attitudini alle quali credono di essere inferiori agli altri. Sensibilizzare al valore di sé, del corpo, del cibo con piccole indicazioni su come modificare progressivamente e rendere più realistica la percezione dell’immagine di sé, del proprio corpo fisico e del cibo. È inoltre essenziale fare sentire queste persone coccolate per cui spesso li guido a rilassarsi, a percepire il corpo nelle singole parti e nell’interezza, in ascolto amplificato di tutti i canali sensoriali e anche del fluire del respiro. L’ascolto del respiro e del corpo avviene anche in piedi per ancorarsi al radicamento a terra, al senso di forza individuale e al sostegno di madre terra. Da qui parte l’integrazione con Balance, un lavoro di sinergia, per chi lo desidera, con un corso di yoga che mira a condurre le persone a focalizzare la mente sulle sensazioni del corpo. L’attenzione è più indirizzata all’ascolto privo di giudizio di tensioni tendinee, muscolari per allungare e sciogliere, visto che il corpo accumula nel corso degli anni le tensioni e i conflitti di natura più sottile, ovvero emotiva e psichica. Lo Yoga diviene, sotto la guida un istruttore esperto e consapevole, un alleato prezioso per entrare in con-tatto più sensibile, autentico e accogliente con il corpo in sinergia con l’accompagnamento di uno psicologo esperto nei disturbi alimentari. Il corpo può mostrare allora nuove e meravigliose opportunità, indicando anche più chiaramente quando ha fame o quando è sazio, quando necessita di attività e movimento per rigenerarsi e quando vuole riposare. Il corpo non è più un nemico, una discarica, un oggetto svalutato e abbandonato, bensì un alleato. Balance che significa equilibrio mi induce anche a integrare nel percorso con queste persone, il massaggio per tornare ad amare il corpo e sentirsi voluti e facenti parte di una famiglia più allargata e sensibile. Il massaggio può essere di differenti tipologie, dalla riflessologia plantare, al trattamento Shiatsu, al massaggio ayurvedico, californiano, olistico. Ciò che conta è che chi pratica i massaggi siano persone di fiducia, sempre in contatto e collaborazione con lo psicologo che tratta i disturbi alimentari. Infine è essenziale la possibilità di essere guidati dalla figura esperta di un dietista, che con fermezza, comprensione e gradualità porti a una visione e alla pratica quotidiana di una a alimentazione più naturale. Unitamente anche l’accompagnamento di un medico di fiducia, anche con un approccio integrato e omeopatico e/o antroposofico è importante.
Uno Psicologo per disturbi alimentari a Bologna
Mi occupo in particolare di sovrappeso, obesità con e senza abbuffate compulsive tramite un progetto integrato di riequilibrio “Balance” con altri specialisti di fiducia. Dopo due o tre incontri in cui ascolto e mi sintonizzo con la persona che chiede un sostegno, facciamo ordine sulle tematiche principali e origini della sofferenza sia fisica che psichica. Troviamo le ferite emotive più antiche, le difese o ammortizzatori messi in atto negli anni per difendersi. Mettiamo in luce anche e soprattutto le risorse, partendo da ciò che piace al cliente o alla cliente, ciò che le porta in genere benessere. Osserviamo anche il corpo e i suoi messaggi, i blocchi e le tensioni psico emotive stratificate a livello fisico. È essenziale imparare l’ABC del linguaggio del corpo, la chiave di accesso al nostro involucro fisico. Il mio compito poi è di condurre rispettosamente con progressione e gradualità all’ascolto dei reali bisogni del corpo per poi assecondarli in maniera più armonica:
- Sensazioni autentiche di fame e sete distinguendole da quelle meccaniche indotte da schemi di pensieri ed emozioni
- Riconoscimento del piacere del cibo attraverso il consapevole rallentamento dei gesti collegati al nutrirsi creando così una sorta di piacevole rituale che offre un contenimento alle emozioni negative e impulsive, e consente con più calma al corpo di assimilare, digerire e trasformare il nutrimento.
- Sperimentazioni di nuovi sapori, gusti di cibi uscendo da meccaniche insane di pochi cibi spazzatura
- Presa di coscienza del respiro addominale come massaggio, coccola e percezione del ritmo vitale costituito da quattro fasi
- Approfondimento della durata e ampiezza del respiro sia in fase inspiratoria che espiratoria con ascolto delle pause piene e vuote per sentirsi più padroni di sé, e del proprio corpo
- Di conseguenza il corpo inizia a essere più osservato, apprezzato poiché lo possiamo conoscere nel suo funzionamento e possiamo guidarlo già partendo dall’atto respiratorio. Infatti apprendiamo pian piano con la sperimentazione che il pieno e il vuoto di aria contenente energia e prana sono fasi, come pure la dinamica introduzione di aria ed espansione dei polmoni e di gabbia toracica e addome e pure l’espirazione con il rilascio di aria carica di tossine.
- Ascolto del respiro è il ritrovamento di un ritmo fisiologico più armonico che si riflette negli altri ritmi fisiologici in cui c’è un’alternanza simile ma che possiamo governare indirettamente con il respiro, ovvero il ritmo del cuore, il ritmo della digestione, il ritmo sonno-veglia.
- Uscire dalla sedentarietà o al contrario dall’eccesso frenetico di attività fisica, sperimentando in studio prima e a casa in seguito alcune semplici posture dello yoga e/o esercizi bioenergetici
- Provare a passeggiare in maniera più consapevole o come direbbero i buddisti svolgere una meditazione dinamica, nella quale rallentiamo il ritmo o semplicemente prendiamo coscienza di dove e come appoggiamo i piedi, come respiriamo, se osserviamo e cogliamo la bellezza di ciò che ci circonda…
- Trovare un ritmo nella preparazione dei pasti anche molto semplice, seguita da apparecchiare in maniera decorosa e dignitosa la tavola e se si pranza in mensa con colleghi si porta attenzione a ciò che si mangia notando anche la difficoltà a stare concentrati in compagnia
- Scoprire la bellezza e il piacere di cucinare per i propri cari e anche per se stessi, esprimendo la propria creatività (anche se non tutti adorano cucinare ovviamente)
- Evitare di mangiare di nascosto, di notte o in luoghi adibiti ad altro (letto, divano) o mentre si cammina
- Imparare gradualmente a pianificare il momento della spesa e degli acquisti con una lista di prodotti buoni e che comunque siano appetitosi …la spesa va sostituita piano piano per non andare in astinenza e rigettare il percorso verso il benessere…
- Imparare dunque che il cambiamento avviene a piccoli passi ricordando ogni giorno la meta e lo scopo e fissando anche obiettivi intermedi più raggiungibili
- Imparare a fare cose gratificanti che non siano rivolte solo al cibo e trovare compensazioni più adeguate, come un massaggio, un abbraccio con il figlio, il compagno, un’amica…
- Imparare a onorare e abbellire il proprio corpo, con un abbigliamento più carino, per le donne anche con un nuovo taglio di capelli, un trucco che esprima femminilità senza dovere ostentare, né omologarsi né essere volgare…anche questo è un processo di trasformazione progressivo
- Imparare a esprimersi alleggerendo il corpo di alcuni chili che non servono più
- Allenare a sostituire vecchi copioni di pensiero ed emozioni negative con modelli più costruttivi e salutari